Strage di Bologna, Orlando: Meloni tace ed il reducismo neofascista esulta



"Come era prevedibile e come per la verità avevamo previsto la Meloni ha taciuto e chiesto il silenzio. Rocca si è tenuto De Angelis. De Angelis si è scusato ma ha tenuto il punto. Le macchiette del reducismo neofascista, bacino elettorale comunque non trascurabile, esultano".
Lo scrive sui social network Andrea Orlando, deputato del Partito Democratico precisando: "alla fine è La Russa quello che ha consentito che circolassero retroscena che circoscrivevano la portata delle sue affermazioni. Quelle che riconoscevano la natura neofascista della strage di Bologna. Tutto questo evidenzia ancora una volta un dato: la difficoltà del gruppo dirigente di Fratelli d'Italia nel fare i conti, come scrive con precisione oggi Luigi Manconi, con "il ruolo criminale del neofascismo italiano e la sua funzione gregaria e ancillare rispetto alle trame eversive e autoritarie messe in atto da settori della massoneria deviata e da
segmenti infedeli degli apparati dello Stato" e con i rapporti ambigui che hanno legato questo mondo con il MSI".
"Un elemento, conclude Orlando che si riflette spesso nelle biografie di molti protagonisti della destra".

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