Gli ebrei una razza di mercanti”: Fanpage scopre dopo trenta anni il testo "antisemita" di una canzone di De Angelis
Marcello De Angelis, prima di occuparsi di comunicazione istituzionale per la Regione Lazio, in gioventu' e' stato un militante di Terza Posizione, poi deputato di Alleanza Nazionale nella XIV Legislatura, giornalista, direttore del mensile Area, legato alla corrente della destra sociale in Alleanza Nazionale, direttore de Il Secolo d'Italia, quotidiano del Movimento Sociale Italiano prima di Alleanza Nazionale poi, ma anche voce dei 270 bis, formazione musicale autrice di diversi album. Nel 1993, giusto 30 anni, i 270 bis danno vita al loro primo album denominato i Signori della Guerra, con canzoni nuove alle quali si aggiungono canzoni vecchie di Marcello De Angelis tra cui Settembre nero. Con trenta anni di ritardo, rispetto all'uscita dell'album, dopo decine di concerti della band su e giu' per lo stivale, migliaia di cd e musicassette vendute e copia scoplia lo scandalo. A farlo emergere e' Fanpage, ricordando come in una canzone del suo vecchio gruppo musicale – i 270 bis, come l’articolo del codice penale sull’associazione sovversiva con finalità di terrorismo – si parlasse degli ebrei come di una «razza di mercanti che cantano pace e stuprano donne». Il titolo del pezzo era «Settembre nero», riferimento al gruppo terroristico palestinese che, tra le altre cose, si rese responsabile del massacro al villaggio olimpico di Monaco di Baviera del 1972, finito con la morte di 11 atleti israeliani e un poliziotto tedesco. Poco o nulla importa al giornale on line che siano passati 30 anni e che sul tema Marcello De Angelis abbia cambiato radicalmente idea tanto da dichiarare: "rileggere quelle parole oggi provo imbarazzo e orrore, così come oggi non riscriverei altre canzoni realizzate in passato. Negli ultimi vent’anni la mia vita è radicalmente cambiata. Ho dedicato anni al rispetto dei valori dell’imparzialità e della neutralità. Ho radicalmente cambiato la visione della vita, dell’umanità e di me stesso. Sono consapevole che il testo di quella canzone possa provocare ancora oggi offese e sofferenza. Non posso purtroppo tornare indietro e cancellare il passato. Posso solo impegnarmi ogni giorno per riparare"

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