2 agosto 1980, Piantedosi: strage fascista. Ora controlli più severi per evitare dossieraggi
Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi al Corriere della Sera, ancora in merito alla rivendicazione d'innocenza a nome dei condannati per la strage di Bologna da parte di Marcello De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio precisando: "ci sono dei processi in corso con l'obiettivo di completare il quadro dei depistaggi, delle complicità e di eventuali mandanti. Ogni ulteriore operazione tendente ad eliminare ogni residua zona d'ombra è utile e opportuna. Per quanto di nostra competenza, precisa Piantedosi, al Viminale abbiamo desecretato decine di migliaia di documenti riservati, tutto il materiale relativo agli anni del terrorismo. Ogni sforzo possibile per giungere alla definizione completa del mosaico deve essere intrapreso. Lo dobbiamo alle vittime e ai loro familiari. La procura di Perugia accusa un finanziere di aver effettuato migliaia di accessi abusivi".
«Sono certo che i magistrati andranno fino in fondo per far luce sulla vicenda. Un'attività di dossieraggio finalizzata al condizionamento della vita politica, se confermata, sarebbe un'inaccettabile attività di destabilizzazione. Un'azione molto grave, tanto più se portata avanti da servitori infedeli dello Stato. Il presunto tentativo di indebolire sul nascere il governo Meloni ricorrendo al dossieraggio non è andato a buon fine ma il mancato raggiungimento dell'obiettivo non attenua la gravità dei fatti, laddove vengano confermati. I meccanismi di verifica e tracciamento dell'utilizzo delle informazioni contenute in importanti banche dati che sono a disposizione degli apparati dello Stato sono in ogni caso efficaci"

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